Torna a Perugia il Festival
internazionale del giornalismo, dal 6 al 10 aprile, "con una
16/a edizione che - sottolineano gli organizzatori - non è
soltanto un ritorno, dopo due anni di doverosa pausa per
l'emergenza pandemica, ma sarà prima di tutto l'occasione di una
comunità internazionale di esperti, attivisti, accademici e
giornalisti per abbracciare il pubblico che ci ha sostenuto per
tutti questi anni". Saranno oltre 600 gli speaker provenienti da
tutto il mondo e 240 gli incontri, tra tavole rotonde,
interviste, presentazioni, serate teatrali. Tra i temi di questa
edizione, la drammatica situazione in Ucraina. Riflettori anche
su Yemen e Afghanistan. Si parlerà poi di emergenza climatica e
della grande industria negazionista con Michael Mann, uno dei
più importanti climatologi al mondo. La giornalista indiana Rana
Ayyub porterà a Perugia una testimonianza sulla crescente
violenza del nazionalismo indiano. Non poteva mancare il
processo a Julian Assange: sarà ospite della manifestazione
Stella Moris, avvocata e compagna del fondatore di WikiLeaks.
Spazio inoltre alle grandi inchieste internazionali, come il
Pegasus Project, o i Pandora Papers. Tra gli altri argomenti di
questa edizione, i nuovi ambiti della professione giornalistica
tra intelligenza artificiale e data journalism, libertà di
informazione, whistleblowing, diritti umani e attivismo,
educazione e scuola. Tutti gli incontri saranno in diretta
streaming e on demand sulle piattaforme
media.journalismfestival.com e sul canale YouTube del Festival.
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