"Anno nuovo, vizio vecchio. Il
2022 non porta alcuna novità per la Giunta Tesei, ancora alle
prese con una campagna vaccinale a singhiozzo, che costringe i
pochi umbri fortunati a trasferte anche particolarmente lunghe.
Una disorganizzazione sintomatica di una profonda incompetenza,
che rischia di vanificare gli sforzi fatti fino ad ora": così il
consigliere regionale del Pd Tommaso Bori, vicepresidente della
Commissione Sanità, in merito ai "disagi e disservizi che i
cittadini umbri si trovano a vivere quotidianamente".
"L'Umbria si appresta ad entrare nel cosiddetto 'scenario 5' -
spiega Bori - quello con 264 posti Covid e la riconversione di
Pantalla e Spoleto. Fermo restando il giudizio in merito, dove
si lasciano interi territori senza presidi ospedalieri non
Covid, il tema è che rallentare in un modo così inaudito la
somministrazione delle dosi, tanto che nel portale si dice non
esistano disponibilità per la dose 'booster', è una scelta
pericolosa, che rischia di vanificare gli sforzi e i sacrifici
del personale sanitario portato avanti fino ad ora. Proprio il
capitolo del personale sanitario è un'altra faccia della
gestione scellerata e irrazionale della campagna vaccinale. Le
assunzioni in più non ci sono state, negli hub si segnalano code
e assembramenti, con qualche disordine, e la situazione non
accenna a migliorare. Per non parlare della chiamata in campo
dei medici specializzandi. Il protocollo d'intesa che è stato
annunciato, e che prevederà il loro utilizzo in uno degli hub
vaccinali della regione, non è stato concordato con nessuno e
rappresenta probabilmente l'ennesima prova della capitolazione
del sistema sanitario umbro di fronte all'emergenza, alla quale
non si è reagito con le misure necessarie".
"Le misure prese sono state, in diversi casi, addirittura
sbagliate - sottolinea Bori - come la decisione della
sospensione dell'attività delle Usca nel weekend. Scelta, in
questo caso, fortunatamente corretta grazie alla nostra
denuncia".
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