A distanza di un mese e mezzo
dall'avvio della misura Re-Work, il programma di politica attiva
finanziato dalla Regione Umbria con 10 milioni di euro a valere
sulle risorse del Por Fse (Programma operativo regionale del
Fondo sociale europeo) 2014-2020 e attuato dall'Arpal Umbria,
l'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, sono più
di 2.000 le persone che hanno aderito al programma e che
parteciperanno ai percorsi di politica attiva utilizzando il
"Bul", Buono umbro per il lavoro. Sono previste varie misure,
sulla base di una accurata profilazione delle persone rispetto
alle competenze possedute, alla loro distanza dal mercato del
lavoro e al loro grado di occupabilità.
L'assessore regionale allo Sviluppo economico e Politiche
attive del lavoro, Michele Fioroni, che ha fortemente voluto
l'introduzione del programma Re-Work, definisce "fondamentale la
collaborazione tra pubblico e privato, così come indirizzare le
politiche attive e la formazione alla domanda delle imprese.
Solo così - spiega - riusciremo a colmare il mismatch sempre più
elevato nel nostro Paese, con l'Umbria che vuole fare la sua
parte per raggiungere questo obiettivo virtuoso".
La misura si rivolge a Neet (giovani che non studiano, non
lavorano e non seguono percorsi di formazione) tra i 18 e i 29
anni, percettori di Naspi (Nuova prestazione di assicurazione
sociale per l'impiego) o di mobilità in deroga per area di crisi
complessa, ex lavoratori autonomi che hanno cessato la propria
attività a seguito della pandemia da Covid-19,
disoccupati/inoccupati iscritti alla Legge 68/99, disoccupati di
lunga durata e cassintegrati di imprese con unità produttive
localizzate in Umbria a forte rischio di disoccupazione.
Per partecipare al Programma Re-Work è sufficiente accedere
con le credenziali Spid al portale "Lavoro per Te Umbria"
https://lavoroperte.regione.umbria.it
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