La Società geologica italiana ha
assegnato il "Premio cartografia geo-tematica" per l'anno 2020
agli autori della nuova carta geologica dell'Appennino
settentrionale alla scala 1:250.000 con note illustrative,
prodotta dall'Ufficio geologico della Regione Umbria insieme
alle Regioni Marche, Toscana, Emilia-Romagna e all'Università di
Siena.
Ne dà notizia l'assessore regionale umbro Enrico Melasecche.
Il premio agli autori, tra i quali figurano Andrea Motti e
Norman Natali della Regione Umbria, è stato conferito perché "Il
lavoro scelto offre un'elaborazione e un'approfondita analisi
dei risultati di un esteso programma pluriennale di rilevamento
geologico, a scala operativa, effettuato in modo coordinato
dalle Regioni. L'analisi della documentazione ha portato a un
quadro omogeneo di correlazioni stratigrafiche esteso all'intero
settore oggetto dei rilevamenti, con una rigorosa ricostruzione
dell'assetto geometrico strutturale dell'attuale orogeno".
Il lavoro contiene la nuova carta geologica dell'Appennino
settentrionale, praticamente la carta geologica unica del
centro-nord d'Italia con base topografica resa disponibile
dall'Istituto geografico militare a seguito di uno specifico
accordo con la Regione Umbria.
"Da lungo tempo - ha sottolineato l'assessore Melasecche - le
Regioni operano sul fronte della costruzione di banche dati
(topografiche, geologiche, geomorfologiche, ambientali,
eccetera) e questo riconoscimento conferma l'impegno della
Regione Umbria a mettere a disposizione prodotti geologici
aggiornati e riconosciuti a livello scientifico, nella
consapevolezza che la conoscenza è la primaria esigenza delle
pubbliche amministrazioni per poter efficacemente governare il
territorio e l'ambiente e poter al meglio operare per la
mitigazione dei rischi e per una corretta pianificazione
territoriale".
"La prima Carta geologica interregionale - ha affermato
Andrea Motti -, va dai Monti Sibillini-Laga alla Lunigiana e
dalla costa tirrenica a quella adriatica, e descrive per la
prima volta, senza soluzione di continuità e con rigore
scientifico basato sulle banche dati regionali, i nostri
territori".
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