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Eutanasia:l'appello di Laura,non voltiamoci dall'altra parte

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Eutanasia:l'appello di Laura,non voltiamoci dall'altra parte

Giornalista con sclerosi multipla invita a firmare per referendum

PERUGIA, 03 luglio 2021, 14:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Amici non voltiamoci dall'altra parte": è l'appello di Laura Santi, 46 anni, giornalista di Perugia malata di sclerosi multipla grave, che in un video postato nella sua pagina Facebook invita a partecipare alla raccolta firme per il referendum per rendere legale l'eutanasia, lanciata dall'Associazione Luca Coscioni.
    "Ho la sclerosi da 25 anni", racconta nel video la giornalista, che gestisce anche il blog "La vita possibile".
    "All'inizio era lieve - dice - mi ha consentito di vivere, di lavorare, di viaggiare, di avere progetti, di sposarmi. La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa. Ha esiti molto diversi ma è quel tipo di malattie che quando progrediscono, ci possono volere anche anni, ma non lasciano scampo". "Nel 2016 ho perso la capacità di camminare. Poi la malattia ha iniziato a correre, a mordere e è diventata progressiva. E non mi sono alzata quasi più. Si sono aggiunti diversi altri sintomi perché si tratta di una patologia complessa", spiega, elencando le difficoltà quotidiane e i problemi legati alla sua condizione.
    "Io vi chiedo di fermarvi a riflettere - è l'esortazione di Laura Santi - possibilmente senza pregiudizi. Di avere empatia.
    Di non rifuggire certe realtà. Di non rifuggire l'idea della morte. Queste realtà ci sono e gridano ascolto". "Io a oggi voglio ancora vivere - spiega - ma voglio anche sapere di poter morire se e quando le cose peggioreranno e diventeranno non sopportabili. Per quel momento lì io spero di non essere costretta a muovermi clandestinamente, a spendere migliaia di euro per una pratica, che non è gratuita, in Svizzera, a espatriare, adddirittura a fare rischiare una condanna penale a chi mi accompagna".
    "Avere diritto all'eutanasia legale - osserva ancora - tra l'altro mi consentirebbe di vivere meglio anche la mia stessa malattia giorno per giorno".
    "Io oggi firmo perché voglio essere libera di decidere sulla mia vita. Quindi firmate per un referendum che porti finalmente in parlamento una legge sul fine vita, che disciplini l'eutanasia legale, che fissi rgole e parametri certi anche per chi è dubbioso. Siamo pronti oggi in Italia".
   

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