La Giunta regionale dell'Umbria,
nella seduta straordinaria odierna, ha approvato una delibera di
indirizzo della società "in house" Sviluppumbria in merito alla
Sase (società che gestisce l'aeroporto San Francesco d'Assisi)
di cui la Regione, attraverso la stessa Sviluppumbria, è socia
al 35,96%. La crisi pandemica, che ha colpito fortemente il
settore del trasporto aereo, ha coinvolto e coinvolge anche la
società umbra che gestisce lo scalo umbro, inducendo la Regione
- è detto in una nota dell'ente - a deliberare a favore del
ripianamento delle perdite 2020 e alla ricostituzione del
capitale sociale Sase eroso dalle perdite stesse, permettendo
così la continuità dell'azione della società anche alla luce
delle prospettive di ripresa del settore in epoca post
pandemica.
Nella delibera si dà mandato a Sviluppumbria di procedere in
tale senso, versando la quota utile a ripianare le perdite e
provvedere alla ricostituzione del capitale sociale, nonché di
far valere il diritto di prelazione in merito alle quote
eventuali non optate dagli altri soci in occasione della
ricapitalizzazione.
Con l'atto la Giunta dà inoltre mandato di approvare il piano
di risanamento 2021 presentato dal Cda di Sase che condurrà al
riequilibrio economico finanziario della società. Il documento
approvato arriva al termine di un lungo percorso di cui la
Regione Umbria si è fatta promotrice in considerazione della
strategicità dello scalo umbro, oltre che del suo interesse
pubblico.
"Lo scalo - sottolinea l'ente - su cui negli ultimi anni sono
stati investiti circa 60 milioni di euro pubblici, è una
struttura di cui la regione non può privarsi anche per le
potenziali ricadute positive sull'economia, per il turismo, per
il servizio offerto alla collettività nonché in considerazione
della attuale situazione infrastrutturale regionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA