Il gup di Terni Barbara Di
Giovannantonio ha condannato a un anno e quattro mesi di
reclusione, con rito abbreviato, sei persone, tra dirigenti e
preposti alla produzione (all'epoca dei fatti) di Acciai
speciali Terni, nell'ambito del procedimento aperto dopo la
morte di Gianluca Menichino, l'operaio trentacinquenne morto il
9 gennaio 2018, a sei mesi da un incidente sul lavoro avvenuto
in fabbrica il 10 luglio di un anno prima. Omicidio colposo il
reato contestato a tutti i condannati, tra cui figurano anche
l'allora direttore di stabilimento, quello di produzione e il
responsabile della produzione a freddo inox.
Sono stati invece assolti "per non aver commesso il fatto" tre
capiturno preposti alla manutenzione degli impianti.
Il giudice ha accolto la richiesta dell'accusa, sostenuta in
aula dal pm Elena Neri, concedendo agli imputati condannati,
oltre alla riduzione della pena in virtù del rito, le attenuanti
generiche e la non menzione della condanna nel certificato del
casellario giudiziale.
I famigliari della vittima non si erano costituiti parte
civile.
I legali dei condannati - tra cui gli avvocati Attilio
Biancifiori e Andrea Garaventa - hanno annunciato che
valuteranno appello dopo il deposito delle motivazioni della
sentenza.
Menichino era stato travolto da un rotolo di acciaio pesante
circa 20 tonnellate, mentre era impegnato a muoverlo con l'aiuto
di un carroponte, all'interno del reparto a freddo Pix1
dell'acciaieria.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA