Sono 6.360 le entrate al lavoro
programmate dalle imprese umbre (con almeno un dipendente) nel
corrente mese di giugno, che saliranno a 14.700 nel trimestre
giugno, luglio, agosto 2021.
E' quanto mostra il Bollettino mensile del Sistema informativo
Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, presentato dalla
Camera di commercio dell'Umbria.
Dati incoraggianti sulla ripresa occupazionale, che fanno
pensare ad una autentica svolta, sottolinea una nota dell'ente
camerale. Positiva la crescita congiunturale: le assunzioni
previste superano del 29,2% quelle del precedente mese di
maggio. Aumento del 55,1% se il confronto diventa tendenziale su
giugno del 2020, con il sistema economico ancora stretto in uno
stretto lockdowon.
"Ma il dato che più di ogni altro ci conforta e ci dà speranza -
annuncia Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio
dell'Umbria - è quello relativo al confronto con giugno 2019,
nell'anno pre-Covid. In due anni abbiamo riagganciato le
posizioni di prima della pandemia. In questo mese di giugno le
imprese umbre hanno programmato 1.030 nuove entrate in più (+
19,3%) di quanto fecero nel giugno '19, prima del Covid".
Delle 6.360 assunzioni previste per giugno, il 24% saranno
stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di
apprendistato, mentre nel 76% dei casi risulterà un lavoro a
termine, a tempo determinato o altri contratti con durata
predefinita. Il 71% di tutte le entrate previste è generato da
pmi con meno di 50 dipendenti.
Più lavoro per i giovani under 30: a loro è destinata una quota
del 33% delle assunzioni previste a giugno, circa 2.100 posti,
in crescita del 4%. Stabili al 10% invece le entrate al lavoro
di personale laureato.
Per tipo di profilo, le entrate previste sono: il 36% operai
specializzati e conduttori di impianti; il 27% professioni
commerciali e dei servizi; il 17% dirigenti, specialisti e
tecnici; il 5% impiegati; il 15% profili generici.
Sempre consistente la quota di assunzioni per cui le imprese
dichiarano difficoltà di reperimento (38 casi su 100) anche a
seguito di una elevata richiesta di esperienza che aumenta
rispetto alla situazione pre-Covid.
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