La Commissione consiliare
regionale d'inchiesta "Analisi e studi su criminalità
organizzata ed infiltrazioni mafiose", presieduta da Eugenio
Rondini, continua nel suo programma di audizioni per avere un
quadro il più possibile completo rispetto al tema della
sicurezza in Umbria. Dopo aver ascoltato nell'ultima seduta
dello scorso 22 aprile il procuratore capo di Perugia, Raffaele
Cantone, è stata la volta del procuratore capo di Terni, Alberto
Liguori.
Il procuratore Liguori, a margine della riunione - è detto in
un comunicato della Regione - ha detto di salutare "con favore
questo nuovo metodo di confronto e collaborazione istituzionale
tra l'Autorità giudiziaria ed il legislatore regionale affinché
possa legiferare in maniera più sciente e cosciente".
"Nel corso dell'incontro - ha spiegato il procuratore -
abbiamo messo a fuoco talune criticità avvertite nella mia
giurisdizione dove alle mafie tradizionali si affiancano e si
avvicinano le nuove mafie, che sono quelle meno muscolari e più
dotate di potenza di fuoco economico-finanziaria. Dove
l'informatizzazione consente di gestire da remoto fenomeni
economici studiando mercati nuovi che si prestano ad essere
aggrediti, perché sui nostri territori manca una letteratura
criminale, poiché territori genuini. Quindi mettono in atto
indagini di mercato e dove trovano terreno fertile si annidano,
anche perché i controlli dello Stato, per ragioni storiche, sono
meno stringenti e meno frequenti. Si assiste così - ha aggiunto
- a fenomeni di sedi aziendali importanti, costole di circuiti
criminali, che hanno sede legale in grandi città e quella
operativa in Terni o in provincia. Questo perché la
movimentazione di flusso di denaro desta meno nell'occhio in
piccoli centri dove i controlli sono più diradati, anche per
ragioni di pianta organica".
"Sarebbe quindi interessante - ha concluso il procuratore
Liguori - partire da questo tavolo consiliare per dare vita ad
un format che ci consenta di capire chi entra nei nostri
mercati, perché lo fa e se entra soltanto per fare business
criminale o per occupare dei territori".
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