L'analisi del Dna ha
permesso ai carabinieri della compagnia di Assisi di individuare
a sette anni da quando venne compiuto, il presunto autore di un
furto (anelli, collanine e altri monili in oro) in un'abitazione
di Bastia Umbra. Si tratta di un albanese di 32 anni, la
posizione del quale è ora al vaglio dell'autorità giudiziaria.
Nel corso del sopralluogo nella casa, i militari repertarono
alcune tracce ematiche lasciate da uno dei ladri che
probabilmente nel tentativo di asportare la maggiore quantità di
merce possibile si era ferito, inviandole al Raggruppamento
investigazioni scientifiche dell'Arma. E' stato così estratto il
Dna che inserito nella banca dati nazionale non diede all'epoca
alcun indicazione.
Alla fine dello scorso anno, grazie a nuove e sofisticate
procedure tecniche, i carabinieri sono riusciti a dare delle
generalità a quel profilo genetico e di conseguenza al presunto
autore del reato. Infatti, alla fine dello scorso anno, nel nord
Italia è stato arrestato un albanese, di anni 32, risultato
irregolare sul territorio italiano e già noto alle forze di
polizia. I rilievi dattiloscopici e biologici per
l'estrapolazione delle impronte papillari e del profilo genetico
hanno permesso la successiva comparazione che - riferiscono gli
investigatori - ha dato un riscontro positivo con il reperto
estratto a Bastia Umbra molti anni addietro.
L'indagine è stata condotta dai carabinieri della compagnia di
Assisi comandati dal tenente colonnello Marco Vetrulli.
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