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Tornano a Gubbio gli affreschi di Ottaviano Nelli

Tornano a Gubbio gli affreschi di Ottaviano Nelli

Parte della collezione Cagnola a Gazzada (Varese)

GUBBIO (PERUGIA), 23 novembre 2020, 13:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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C'è l'accordo tra le parti e si attende il placet formale del ministero dei Beni culturali, per il rientro a Gubbio degli affreschi di Ottaviano Nelli attualmente parte della collezione Cagnola a Gazzada (Varese), ma provenienti dalla città umbra.
    Con l'intenzione di venderli a un "esperto inglese", gli affreschi - ricorda il Comune di Gubbio - furono distaccati dalle pareti della stanza finestrata del piano nobile di palazzo Beni nel 1898 e furono poi venduti al reverendo Robert Jenkins Nevin, collezionista d'arte. Nel 1907 vennero messi all'asta, a Roma, dalla Galleria Sangiorgi, e dopo varie vicende entrarono a far parte della collezione Cagnola, dove ancora si trovano.
    Gli affreschi nel museo della Fondazione Cagnola a Gazzada raffigurano quello che resta di un vasto ciclo profano di Vizi e virtù, che occupava tutte le quattro pareti della stanza a palazzo Beni. Si tratta di un tema frequente nei palazzi nobiliari del Quattrocento. In particolare, in quattro distinti pannelli, sono rappresentate le figure dell'Umiltà, della Liberalità, della Vanità, della Fortezza: furono dipinte da Ottaviano Nelli probabilmente nel 1424.
    Si tratta - ha affermato il sindaco di Gubbio, Filippo Mario Stirati - di "un'operazione di straordinario valore, portata a termine con un lavoro di squadra condotto da me, dall'assessore alla Cultura Oderisi Nello Fiorucci e dell'assessore al Bilancio Giordano Mancini. Con questo rimpatrio un ente pubblico, ossia il nostro Comune, recupera un bene culturale, lo restituisce al suo luogo naturale e lo ricolloca nella città di appartenenza. A fronte di tante nefandezze avvenute nel settore, che hanno spogliato il nostro Paese e sottratto molti, troppi beni ai loro luoghi di appartenenza, oggi Gubbio, con un investimento di 60mila euro, compie un'operazione virtuosa, recuperando opere d'arte per ricollocarle nel territorio di provenienza".
   

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