Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Preside Norcia, ragazzi stanno accusando colpo

Preside Norcia, ragazzi stanno accusando colpo

"Quello che doveva essere anno migliore trasformato in peggiore"

PERUGIA, 03 novembre 2020, 11:41

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Quello che doveva essere l'anno scolastico migliore dal dopo sisma, si sta trasformando nel peggiore. I nostri studenti, soprattutto quelli del quinto superiore, stanno accusando il colpo": a dirlo all'ANSA è Rosella Tonti, la dirigente scolastica dell'istituto omnicomprensivo "De Gasperi-Battaglia" di Norcia, commentando la progressiva chiusura delle scuole secondarie e quindi alla didattica a distanza. "I ragazzi del quinto - spiega - hanno iniziato i licei e gli istituti tecnici proprio nei mesi del terremoto e per loro non c'è stato mai un anno del tutto tranquillo".
    "All'inizio - ricorda Tonti - le lezioni nelle tende, poi i container. Adesso che avevamo finalmente le scuole come si deve, ecco la pandemia. Molti di questi studenti non vedono l'ora di andarsene da qui".
    "Vivere il lockdown e in generale l'intera emergenza Covid da un luogo terremotato e fare lezione a distanza vivendo in una casetta Sae di 40 metri quadrati, non è la stessa cosa che viverlo da un altro contesto più agevole", sottolinea la dirigente. "Ovviamente non possiamo prendercela con nessuno - aggiunge - e dobbiamo tutti essere uniti per fronteggiare l'emergenza sanitaria, ma confesso che, anche noi adulti, siamo affaticati, psicologicamente ed emotivamente".
    La preside chiede uniformità delle scelte da adottare. "Gli ultimi 20 giorni - dice - li abbiamo trascorsi ad adeguarci ai decreti e alle ordinanze, così è difficile concentrarsi sulla didattica. A questo punto si prenda una decisione definitiva almeno fino a Natale. Dobbiamo fare lezioni on line per medie e superiori? Va bene, ma senza ulteriori ripensamenti. Altrimenti rischiamo seriamente di disorientare ulteriormente i ragazzi e le loro famiglie, che da quattro anni a questa parte sono stati già chiamati a vivere un'emergenza continua e di altri stress non hanno sicuramente bisogno".
    "Da parte nostra - sottolinea la preside - ce la metteremo ancora una volta tutta per superare anche questa situazione. Lo facciamo per i nostri figli e per il futuro di queste comunità che oggi, più che nei giorni post terremoto, rischiano di vivere un pericoloso spopolamento".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza