Non solo sussidi e aiuti in un
momento "difficile e drammatico" come quello attuale, ma diritti
e dignità "sempre": lo hanno chiesto, manifestando in piazza a
Perugia, le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo. Con
'L'assenza spettacolare', questo il titolo della mobilitazione
nazionale indetta da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, il
mondo dello spettacolo dal vivo anche in Umbria ha fatto sentire
la sua voce.
Nel capoluogo umbro l'appuntamento si è tenuto in piazza
Italia. Circa 200 persone hanno chiesto a nome di tutti i
lavoratori del settore "risorse certe fino alla ripartenza, un
tavolo permanente tra parti sociali e ministeri, ammortizzatori
e tutele strutturali per tutti i lavoratori atipici e
discontinui, stabilizzazione dell'occupazione per i precari
delle fondazioni lirico-sinfoniche". Messi "in ginocchio" dalla
pandemia, teatro, musica, cinema, danza - è stato ribadito nel
corso dei vari interventi - sono motori culturali ma anche
economici di un Paese come l'Italia e di una regione come
l'Umbria.
"Il comparto - spiegano gli organizzatori - è in grandissima
sofferenza e troppi lavoratori non hanno ancora ricevuto gli
ammortizzatori o le indennità e sono ancor oggi senza tutele
garantite, nonostante le promesse. I dati sulla crescita del
contagio, il fatto che per lunghi mesi, non si potrà tornare
alla normalità, richiedono di individuare con certezza sostegni
per lavoratrici, lavoratori e imprese per un periodo lungo a
partire da un piano di rilancio utilizzando anche le risorse del
Recovery Fund".
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