Un Cristo crocifisso, che
evidenzia una forte vicinanza a modelli fiorentini di primo
Cinquecento, una Madonna addolorata e un San Francesco,
probabilmente di area marchigiana: sono i tre pezzi, di grande
valore votivo e importanza storico-artistica, provenienti dalla
chiesa di Santa Maria delle Grazie in Sant'Anatolia di Narco e
in mostra a Perugia fino al 27 settembre.
Pesantemente danneggiati dal sisma del 2016 e recentemente
restaurati, sono esposti al Nobile Collegio del Cambio con il
titolo 'I Dolenti di Sant'Anatolia di Narco'. Il sapiente
restauro dei tre intagli lignei, caratterizzati da uno
straordinario realismo e da una potente carica espressiva, ha
restituito loro l'originale splendore e consente di poterli
esporre nella loro ritrovata integrità, prima che vengano
ricollocati nelle loro sedi originarie. In piena coerenza con i
propri fini istituzionali, il Collegio del Cambio ha deliberato
dunque di restaurare le tre sculture oggetto dell'esposizione,
individuate insieme alla Soprintendenza.
Il gruppo ligneo è frutto di un assemblaggio avvenuto in epoca
imprecisabile. Lo si ricava dall'esame delle statue che hanno
declinazioni stilistiche differenti. I tre legni intagliati
provengono dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie
di Sant'Anatolia di Narco, ma non è dato sapere se si trovassero
originariamente in quell'edificio oppure in un altro luogo di
culto.
"Sono la testimonianza di come in Valnerina possano uscire
ancora sorprese incredibili. Erano sculture non studiate ma che
ora potranno essere analizzate meglio" afferma all'ANSA lo
storico dell'arte Francesco Federico Mancini.
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