E' trascorso un anno esatto da
quando, il 30 luglio 2019, Valeria Masala rimase gravemente
ferita in un incidente stradale in moto, lungo la Val di Chienti
alle porte di Foligno, in cui morì sul colpo il compagno tuderte
Paolo Cardoni. Per salvare la cinquantatreenne di Terni,
originaria della Sardegna, le sono stati amputati la gamba e il
braccio sinistri, ma la donna, grande appassionata di trekking,
non si è arresa alla disabilità. Grazie all'aiuto delle protesi
sta riprendendo a camminare anche in montagna: per ora lo ha
fatto su sentieri sterrati semplici, ma il sogno è quello di
tornare a percorrere percorsi più impegnativi.
In questi ultimi 12 mesi "duri sia a livello fisico che
psicologico", ha potuto testare "una solidarietà inaspettata"
anche da persone e associazioni sconosciute, di ogni parte
d'Italia, che l'hanno supportata "economicamente e praticamente"
dopo l'incidente. Contribuendo tra le altre cose, anche tramite
la pagina Facebook 'Torna a fare trekking, Valeria', ad una
raccolta fondi promossa per aiutarla a combattere la sua
battaglia quotidiana e portare a compimento il suo obiettivo di
tornare tra le montagne.
Ora serviranno oltre 50 mila euro per acquistare la nuova gamba
che dovrà permettere alla cinquantatreenne, madre di due figli,
di essere ancora più autonoma. "Dovrò trovare un modo per
ringraziare tutti", dice Valeria.
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