Nella casa circondariale Capanne
di Perugia un assistente capo del Corpo di polizia penitenziaria
è stato aggredito - restando ferito in modo lieve - da un
detenuto con problemi psichiatrici. Lo denuncia la segreteria
nazionale dell'Umbria del Sindacato autonomo polizia
penitenziaria Sappe.
Lo stesso detenuto era sottoposto a terapia obbligatoria da
parte dell'area sanitaria. Il collega, l'infermiere e un altro
collega sono dovuti entrare nella cella per somministrare la
terapia - spiega il Sappe in una nota - in quanto lo stesso
detenuti alle ore 7 si era rifiutato di prenderla. Nel momento
in cui il poliziotto è entrato, lui era disteso sul letto, si è
girato e lo ha colpito al volto procurandogli una ferita al
sopracciglio.
"Servono urgenti provvedimenti per fronteggiare ed impedire
aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a
polizia di Stato e carabinieri, ossia pistola 'taser' e spray al
peperoncino e l'istituzione in ogni carcere una Sezione
custodiale chiusa", dice il Sappe.
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