Corsi in presenza, perché è "il
'contatto' che fa la differenza e quello che veramente realizza
pienamente la missione dell'Università per Stranieri" ma anche
corsi a distanza "per chi non potrà, non vorrà o non si sentirà
ancora sicuro di venire". Così l'Università per gli Stranieri di
Perugia si prepara alla ripartenza dopo i mesi dell'emergenza
Covid. Lo ha sottolineato la rettrice dell'Ateneo perugino,
Giuliana Grego Bolli parlando con l'ANSA.
"Veniamo da mesi difficili - ha detto la rettrice - ma non
abbiamo perso un solo giorno di lezione del settore dei corsi di
laurea e abbiamo utilizzato immediatamente l'applicazione che
usano quasi tutti gli Atenei italiani per la didattica a
distanza, consentendo anche una possibile interazione fra
studente e docente. Abbiamo circa 200 studenti stranieri dei
corsi di lingua e cultura che studiano attualmente in modalità a
distanza, la stessa che abbiamo utilizzato anche per i corsi di
laurea".
La rettrice ha comunque sottolineato come "nessuna
tecnologia, anche la più sofisticata, potrà mai sostituire la
presenza, il contatto tra il docente e lo studente e fra gli
studenti".
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