È in corso di svolgimento, da
parte dei militari del comando provinciale della guardia di
finanza di Perugia, il sequestro di beni per un valore
complessivo superiore agli 8 milioni di euro nei confronti dei
componenti di una presunta associazione a delinquere finalizzata
alla corruzione, all'induzione indebita a dare o promettere
utilità ed alla bancarotta fraudolenta, ritenuta responsabile
della grave crisi finanziaria che ha recentemente colpito Umbria
Tpl E Mobilità.
Sono quattro i destinatari del provvedimento, individuati tra
coloro che hanno rivestito ruoli chiave all'interno della
società umbra e di due società consortili della Capitale, che
gestiscono, tuttora, parte del trasporto pubblico romano. Lo
stesso settore in cui Umbria Tpl E Mobilità si è trovata
catapultata nel 2010, per effetto dell'eredità ricevuta
dall'allora Azienda Perugina della mobilità (Apm).
Il sequestro odierno, accompagnato dai connessi avvisi di
garanzia, rappresenta l'epilogo di una complessa ed articolata
indagine.
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