E' stata rinviata al 26
giugno l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Ascoli
Piceno sul ricorso presentato dal boss mafioso Giuseppe Graviano
contro il sequestro di un coltello rudimentale trovato ad aprile
nella cella del carcere di Marino del Tronto in cui era
detenuto, e che Graviano sostiene non essere suo. A chiedere il
rinvio sono stati i difensori del boss, avvocati Pianelli e
Potenzano (attraverso l'avvocato Jacopo Allegri di Macerata),
che oggi aderiscono allo sciopero degli avvocati. Essendo
Graviano detenuto per altra causa, il giudice Marco Bartoli ha
accolto l'istanza.
Stando a indiscrezioni, Graviano sosterrebbe di poter provare
la sua estraneità al possesso del coltello grazie ad
un'intercettazione. La lama, ricavata da un pezzo di lattina e
con l'impugnatura fatta con del nastro adesivo, sarebbe stata
scoperta in un'intercapedine del letto del boss, durante un
controllo della cella. Subito dopo il detenuto è stato
trasferito nel carcere di Terni.
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