Una mappa interattiva con migliaia
di file audio, registrati dai cittadini, in 18 dialetti e lingue
minoritarie darà vita alla più grande banca dati digitale mai
realizzata dedicata allo studio, alla documentazione e alla
ricerca sui dialetti e le varietà linguistiche con status di
lingua minoritaria parlate nelle regioni del Nord Italia. Questo
è uno degli output più significativi attesi dal progetto
AlpiLinK - Lingue Alpine in contatto, sviluppato dalle
Università di Verona, Trento, Bolzano, Torino e Valle d'Aosta e
finanziato dal Ministero dell'Università e della ricerca come
progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale.
Finora, sono oltre 24mila i contributi, principalmente in
tirolese e nelle due varietà del ladino gardenese e badiot,
raccolti nel territorio altoatesino da 331 persone, cinque le
scuole coinvolte per un totale di 170 studenti.
Il percorso, che si concluderà nel 2025, si pone l'obiettivo
di offrire un contributo alla conoscenza dei dialetti e
rappresenta al tempo stesso l'occasione per sperimentare un
nuovo modello partecipativo di ricerca, che fa leva sul
coinvolgimento dal basso dei cittadini dei territori oggetto del
progetto, ma anche delle scuole e degli enti locali. Tutte le
persone che parlano un dialetto possono infatti contribuire
direttamente alla ricerca attraverso il sito di AlpiLinK -
alpilink.it - compilando in pochi minuti l'audio-sondaggio
dedicato in cui viene proposto all'utente di utilizzare il
proprio dialetto o la propria lingua per descrivere cosa accade
in una scena o per tradurre le frasi o parole indicate.
La "mappatura" vede il contributo anche delle scuole, con
percorsi di formazione rivolti ai docenti e incontri nelle
classi con i ragazzi delle secondarie di secondo grado, poi
coinvolti nella raccolta degli audio attraverso interviste
rivolte in particolare ad anziani del proprio territorio di
riferimento. Le scuole fino ad ora coinvolte sono 23 per un
totale di 559 studenti e 79 insegnanti. Al 31 dicembre 2023,
sono 201mila le registrazioni raccolte dai due progetti grazie
al contributo di 1.731 persone da Valle D'Aosta, Piemonte,
Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia.
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