L'idea di sostenibilità non è una
dichiarazione politica, ma "una tragica necessità" per il futuro
delle prossime generazioni, ha sottolineato il professor
Giuseppe Catalano, direttore del Dipartimento per i Contratti
Strategici del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità
Sostenibile nel corso di una conferenza stampa tenutasi a
Bolzano. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher,
l'assessore alla mobilità Daniel Alfreider, la Direttrice di
Sasa, Petra Piffer, e il Capo Tecnico Sasa, Luigi Lugaro, hanno
quindi fatto riferimento alla rete ecologicamente sostenibile
dei servizi di autobus che verrà realizzata in Alto Adige.
Il percorso che ha intrapreso l'Alto Adige è importante come
orientamento ben oltre il Paese, ha affermato il professor
Catalano, perché è importante ridurre congiuntamente le
emissioni inquinanti del traffico e spostare ancora di più la
mobilità dai mezzi privati ;;a quelli pubblici. Ciò richiede una
visione generale e, su questa base, si dovrebbero cercare i
necessari finanziamenti, ha affermato Catalano. Secondo il
docente, circa 61 miliardi di euro dei circa 102 miliardi di
euro del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità
sostenibili e circa 41 di questi, attraverso il piano statale di
ricostruzione Pnrr, sono destinati a vari interventi per la
mobilità pulita dalla digitalizzazione, alle tecnologie
ecologiche, dalla coesione alle infrastrutture.
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha
sottolineato che la mobilità gioca un ruolo chiave nella
strategia di sostenibilità della Provincia. "Per un'attuazione
di successo della transizione verso la mobilità a basse
emissioni, dipendiamo anche dal sostegno di Bruxelles e Roma e
siamo lieti che il Governo si sia concentrato su questo".
Proprio questa settimana, su suggerimento dell'assessore
competente, la Giunta provinciale ha stanziato circa 8,6 milioni
di euro a favore di Sasa, tramite il PNRR, per l'acquisto di
tre autobus elettrici da 18 metri e dieci autobus a idrogeno da
18 metri. L'obiettivo è, come previsto nella riorganizzazione
dei servizi di autobus, quello di viaggiare in modo ecologico
anche sulle direttrici particolarmente trafficate verso le città
e nei centri urbani di Bolzano e Merano.
"In Alto Adige troppe persone usano ancora l'auto privata,
questo deve cambiare", ha detto l'assessore alla mobilità
Alfreider, riferendosi all'ultimo studio Eurostat, secondo il
quale in Alto Adige ci sono 871 auto ogni 1.000 abitanti, un
dato che colloca l'Alto Adige ai vertici in Europa. Il
Dipartimento alla Mobilità sta attualmente lavorando al Piano
Alto Adige per la mobilità, che intende aprire la strada ad un
ulteriore spostamento della mobilità verso mezzi di trasporto
sostenibili.
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