In località Crozzon di Lares, a
3.100 metri di quota, sono stati recuperati i resti di un
soldato che probabilmente faceva parte dell'esercito
austroungarico e che è caduto nel corso della Prima guerra
mondiale. Il recupero è stato portato avanti dai carabinieri di
Carisolo, dalla squadra di Soccorso alpino dei carabinieri di
Madonna di Campiglio-Carisolo e dalla Sovrintendenza dei Beni
archeologici della Provincia di Trento.
Oltre ai resti ossei e al tessuto organico - informa l'Arma -
sono stati recuperati elementi della giubba e del cappotto
ancora quasi integri. I resti del soldato sono stati portati al
cimitero di Trento e, dopo le autorizzazioni della Procura della
Repubblica, è stato messo a disposizione dell'Ufficio per la
tutela della cultura e della memoria del Ministero della Difesa,
che condurrà ulteriori accertamenti per ricostruirne la storia,
anche grazie ad esami autoptici e alla documentazione storica.
Lo scioglimento dei ghiacciai ha portato al recupero dei
resti di altri due soldati, due fanti della Brigata fanteria di
Como, a quasi 3.000 metri di quota sulla Marmolada verso la metà
di agosto. Nello stesso periodo sul Monte Civerone, in
Valsugana, sono stati recuperati anche i resti di due soldati
austroungarici morti tra il 25 e il 26 maggio 1916 durante
l'offensiva militare conosciuta con il nome di
"Strafexpedition".
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