L'ex responsabile dell'ANSA di
Trento e Bolzano e caporedattore Toni Visentini il 15 agosto
riceverà, come primo giornalista di lingua italiana, la croce al
merito del Land Tirolo. "Ovviamente Sono molto orgoglioso e
felice per questo riconoscimento, un po' mi ha anche stupito
piacevolmente, ma credo ci sia un filo conduttore nelle
motivazioni di questo riconoscimento", ha commentato Visentini.
"Ho cominciato a fare il giornalista con il Giorno a Bolzano
alla fine degli anni 60. Erano anni durissimi, di
contrapposizioni etniche molto forti. Il Giorno era nato per
questo, per creare un luogo di dialogo italiano con la comunità
di lingua tedesca, un luogo di confronto aperto. C'erano
giornalisti di grande valore come Umberto Gandini e Gianni
Bianco. Ebbene, la convinzione profonda era questa: l'Alto Adige
non è una provincia come tutte le altre d'Italia. Qui bisognava
viverci e per vivervi bisogna imparare il tedesco e conoscere la
storia, confrontarsi apertamente con le persone. Questo è stato
il filo conduttore imparato allora e continuato dopo", così
Visentini.
"In questo senso l'esperienza dell'Ansa è stata oltremodo
positiva, perché nel giornalismo ha insegnato un linguaggio
sobrio e rispettoso, riportare tutte le opinioni, sentire
sempre le altre campane, che è fondamentale se vuoi creare
dialogo se vuoi creare confronto. Ebbene all'Ansa questo è stata
una costante e lo è stata anche quando all'inizio degli anni 90
con il direttore Lepri abbiamo deciso di creare un notiziario
interregionale in italiano e tedesca che copriva il Trentino,
L'Alto Adige-Sudtirol, ma anche il Tirolo austriaco. Avevamo
corrispondenti anche da là, che ci davano notizie di tutti
questi mondi, perché l'unico modo per riuscire a risolvere i
problemi è parlarsi, avere fiducia reciproca e conoscersi", ha
continuato Visentini.
"Questo è stato il filo conduttore e credo che tutto quello
che ha fatto l'Ansa in questi anni sia stato utilissimo, anzi
fondamentale oltre al mio personale contributo, ovviamente di
quelli che hanno lavorato con me, tanti bravi giornalisti. A
loro sono grato e il riconoscimento va anche a loro, per quello
che stanno facendo e quello che hanno fatto. Per cui, quello che
posso aggiungere è che questa è la strada giusta. Tutte le cose
complicate vanno risolte confrontandosi, solo con il rispetto
reciproco e il dialogo si va avanti. I fronti contrapposti,
l'Alto Adige lo ha dimostrato, non portano a nulla. E se adesso
l'Alto Adige con la sua autonomia speciale viene portata ad
esempio nel mondo, è perché sono state fatte queste scelte in
maniera responsabile, costruendo ponti. Questo è stato ed è il
senso del riconoscimento che è a arrivato sia da Trento che da
Bolzano e questo vuol dire che il lavoro è stato fatto bene", ha
concluso Visentini.
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