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Muser rientrato dalla Tanzania, tante sfide e tanti progetti

Muser rientrato dalla Tanzania, tante sfide e tanti progetti

Conclusa la visita di due settimane assieme ai dieci seminaristi

BOLZANO, 29 luglio 2024, 09:57

Redazione ANSA

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Nel fine settimana il vescovo Ivo Muser ha lasciato la Tanzania per rientrare in Alto Adige e ha così concluso la visita di due settimane assieme ai dieci seminaristi del Paese africano che studiano a Bressanone. Tra le tappe del viaggio vi sono stati gli incontri con i vescovi delle diocesi di provenienza dei seminaristi, con i familiari dei giovani candidati al sacerdozio e la visita a progetti sostenuti dalla Chiesa di Bolzano-Bressanone in Tanzania.
    Della delegazione diocesana guidata dal vescovo Muser hanno fatto parte tra gli altri il vicario generale Eugen Runggaldier, la direttrice dell'Ufficio missionario Irene Obexer Fortin e i responsabili del Seminario di Bressanone dove i dieci seminaristi studiano da tre anni grazie a un progetto di collaborazione tra la Chiesa altoatesina e quella tanzaniana. I giovani sono tornati a casa per un periodo di vacanza in famiglia prima di riprendere gli studi a settembre in Alto Adige. Hanno partecipato al viaggio anche i parroci delle parrocchie altoatesine in cui i seminaristi svolgono tirocinio pastorale nei fine settimana.
    Il fitto programma dei 15 giorni in Tanzania è iniziato nella capitale Dar Es Salaam, dove la delegazione altoatesina ha incontrato i vescovi delle diocesi di provenienza dei seminaristi. Con loro monsignor Muser ha fatto il punto sul progetto formativo in corso a Bressanone: come noto, dopo il percorso di studio e l'ordinazione sacerdotale svolgeranno il servizio pastorale in Alto Adige per cinque anni prima di tornare nel Paese di origine ben formati e con una preziosa esperienza in parrocchia. Il progetto è anche espressione della cooperazione tra la Chiesa locale e le Chiese sorelle del Sud globale. "I vescovi sono molto grati che alcuni dei loro seminaristi vengano formati in Alto Adige. È un progetto di scambio profondamente ecclesiale da cui tutti possiamo imparare molto", sottolinea Muser.
    La sintesi finale del vescovo: "È stato un viaggio molto intenso, ma soprattutto di comunione e condivisione. Sono molto grato alle famiglie dei nostri seminaristi, ai loro vescovi e alle loro parrocchie. Porto con me una grande gioia e la consapevolezza di appartenere a una Chiesa universale. Ciò che ci unisce è molto più grande di ciò che ci divide."
   

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