Nei giorni scorsi sono stati
commessi gli ennesimi raggiri (due) in danno di persone anziane.
Lo comunica una nota dell'Arma. Il primo si è verificato ad
Arco, dove i criminali si sono presentati in due alla porta di
casa una signora anziana dichiarandosi Carabinieri e raccontando
che il nipote era rimasto coinvolto in un incidente stradale e
che avrebbe potuto finire in galera qualora non fosse stata
pagata immediatamente una cauzione. Il secondo episodio, si è
invece consumato a Trento, dove a finire nella rete dei
truffatori - sempre con la solita scusa - è stato un 93enne. In
estate è verosimile che si registri una impennata di truffe, in
considerazione del fatto che sono numerosi gli anziani che
rimangono soli a casa e che non possono contare sulla presenza
di un loro congiunto o comunque accertare in tempo reale la
infondatezza di quanto rappresentatogli.
Il modus operandi è, più o meno, sempre lo stesso: dapprima
contattano il malcapitato al telefono -solitamente su utenza
fissa il cui numero viene selezionato attraverso rubriche
telefoniche online (all'uopo, qualora non necessario, sarebbe
opportuno richiedere al fornitore del servizio di cancellare i
propri dati dagli elenchi)- gli raccontano di un finto incidente
asseritamente causato da un congiunto che per questo motivo
rischia di finire in carcere, a meno che non si provveda a
pagare una somma di denaro, o in alternativa, a consegnare beni
preziosi a un loro emissario (il finto carabinieri) che di lì a
poco si presenta sull'uscio di casa.
I carabinieri invitano i cittadini a diffidare di chiunque
avanzi richieste di denaro e a segnalare immediatamente analoghi
tentativi di raggiro al Numero Unico di Emergenza 112 o
mettendosi in contatto con la più vicina Stazione dei
Carabinieri. È opportuno ribadire l'infondatezza di simili
richieste, atteso che non è possibile in Italia, se tratti in
arresto, essere rilasciati dietro cauzione e comunque nessun
genere di pagamento potrebbe mai essere riscosso a domicilio da
parte di un rappresentate delle forze dell'ordine. La costante
azione di informazione e sensibilizzazione - sottolinea ancora
l'Arma - rimane lo strumento più efficace per contrastare
l'insidioso fenomeno, consentendo alle potenziali vittime di non
cadere nella trappola, come accaduto più volte recentemente, o
anche a inizio mese a Mattarello, dove una signora non si è
fatta raggirare dall'anonimo interlocutore, ma anzi ha subito
allertato i Carabinieri che sono riusciti a intercettare nelle
immediate vicinanze dell'abitazione il probabile emissario il
quale, sottoposto a controllo e perquisizione, è stato trovato
in possesso di una cospicua somma di denaro artificiosamente
sottratta qualche ora prima ad una 85enne di Bolzano.
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