"I formaggi con latte crudo con
media e bassa stagionatura devono essere vietati per i bambini
sotto i dieci anni, come succede in altri Paesi europei. Quello
che è successo al mio Mattia, in coma vegetativo da quattro
anni, è successo anche in altre parti d'Italia. Non può
continuare questa strage di bambini". Lo ha affermato, in
conferenza stampa, Giovanni Battista Maestri, il padre del
bambino di undici anni che dal 2017 si trova in stato vegetativo
per aver mangiato un formaggio lavorato con latte crudo
contaminato dal batterio dell'Escherichia coli prodotto dal
Caseificio sociale di Coredo. L'intervento segue di qualche
giorno la conferma della condanna in appello per l'ex presidente
del caseificio, Lorenzo Biasi, e del casaro, Gianluca Fornasari,
per lesioni gravissime.
"La mia è stata una battaglia di Davide contro Golia: non
sono riuscito a salvare il mio Mattia, ma il mio Mattia salverà
altri bambini. Quella dei giorni scorsi è stata una sentenza
storica: siamo stati gli unici ad andare fino in fondo e a
dimostrare il nesso causale. Ora l'intenzione è di muoverci a
livello nazionale e fare in modo che Governo intervenga in
materia. I formaggi lavorati con latte crudo a medio-bassa
stagionatura devono essere dichiarati pericolosi", ha detto
Maestri, spiegando di essere già in contatto con diverse
associazioni nazionali, tra cui Progetto Alice Onlus.
Il giudice del Tribunale di Trento ha previsto una
provvisionale di 600.000 euro per il bambino e 200.000 per
ciascuno dei due genitori. "Nessuno dica che ho fatto la mia
lotta per soldi. La provvisionale verrà utilizzata in tutto e
per tutto per salvare altre vite. Ho ricevuto minacce anonime e
lettere con disegnate pistole, ma questo mi dà ancora più
coraggio. Ora Apt deve ritirare quel marchio vergognoso", ha
concluso Maestri.
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