Mamma Tonina è "per certi versi
soddisfatta ma il problema rimane sempre e solo uno: il punto
non è iniziare o ri-iniziare un procedimento, ma come si
conclude. Non ci si fanno illusioni", ma almeno la riapertura
delle indagini sui fatti di Madonna di Campiglio del '99 "è un
piccolo passo avanti". Così all'ANSA il legale Fiorenzo Alessi
che col figlio Alberto rappresenta la famiglia Pantani,
sull'ipotesi della Procura di Trento di un presunto giro di
scommesse clandestine legate alla camorra che puntava a evitare
la vittoria del 'pirata' nella classifica finale.
"Certamente" questa notizia "è un elemento favorevole -
sottolinea - Significa che una Procura ha tenuto in conto tutto
il materiale che noi già dal febbraio 2023 abbiamo messo a
disposizione, relativamente ai fatti di Madonna di Campiglio",
partendo dalle "contradditorietà" evidenziate dalla Commissione
parlamentare antimafia.
"Non abbiamo lasciato perdere quella vicenda", afferma
l'avvocato, insistendo soprattutto sulla "irregolarità" nel
controllo ematico cui fu sottoposto Pantani. "Ricordiamo che vi
fu una sospensione - specifica - Marco non è mai risultato
positivo a nessun controllo antidoping". Il ciclista "si era
schierato in maniera critica contro questa introduzione di
ulteriori prelievi ematici in orari mattutini. E questo potrebbe
essere stato motivo di attrito tra i controllori e il
controllato. Ci sono incongruenze che portano a ritenere
sostenibile l'ipotesi di deplasmazione".
Quanto accaduto nel '99, sottolinea il legale, "contribuì a
incidere su un animo sensibile. Marco era sensibile, ci teneva
alla sua onorabilità. Si era reso conto di essere lasciato solo.
Se adesso un'autorità giudiziaria accertasse che qualcosa di
irregolare è stato commesso, sarebbe una soddisfazione anche se
postuma, visto che la famiglia non lo riavrà mai indietro. Ora
dobbiamo aspettare che la Procura faccia quello che deve, senza
guardare in faccia a nessuno".
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