"Un dialogo tra armonia classica e ritmi contemporanei, una grande composizione che non solo celebra la bellezza e la consonanza, ma invita anche a una riflessione sulla felicità condivisa in una società pluralistica e inclusiva". Così lo street artist Ozmo spiega il senso del murale realizzato a Trento sulla parete della scuola media Giacomo Bresadola a poca distanza dal Duomo, nel cuore della città. Si intitola 'Tre Grazie e Due Musici' l'ultimo lavoro dell'artista toscano realizzato su una superficie di cento metri quadrati interamente con bombolette spray. Il murale è stato inaugurato in occasione della mostra "Allegoria della Felicità Pubblica", curata da Gabriele Lorenzoni e Giulia Colletti nella Galleria Civica. La mostra è stata prodotta dal Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e inserita nel palinsesto di Trento capitale europea del Volontariato 2024.
Ozmo rivisita l'iconografia antica delle Tre Grazie, arricchendola con elementi moderni "che simboleggiano la diversità e l'integrazione culturale". Al centro dell'opera, tre figure femminili evocano la bellezza, il fascino e la grazia: Aglaia, Eufrosine e Talia. Alla base, una giovane donna con una chitarra elettrica e un uomo con uno stereo degli anni '80 rappresentano i pilastri musicali dell'armonia. "In 'Tre Grazie e Due Musici' - dice l'autore - ho esplorato come le antiche virtù possano risuonare in un contesto moderno, arricchite dall'universalità della musica. Trento ha una lunga tradizione di muri dipinti che decorano e arricchiscono la città, rendendola un museo a cielo aperto. Questo murale si inserisce perfettamente in questa tradizione, continuando a celebrare l'arte pubblica come strumento di coesione sociale e culturale".
Per completare l'opera l'artista ha impiegato due settimane.
Ozmo la considera un "simbolo di un dialogo culturale aperto e dinamico, e del mio impegno nel promuovere l'arte come veicolo di coesione sociale e di espressione libera. Questa opera pubblica rimarrà una presenza duratura nel centro storico di Trento come invito a cittadini e visitatori a riflettere sull'importanza dell'arte nella vita pubblica e sul suo potere unificante".
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