La Svp si asterrà durante il voto
sulla riforma costituzionale, purché sia salvaguardato il
diritto di rappresentanza dell'Alto Adige in entrambe le camere.
Lo ha deciso il parlamentino del partito di raccolta dei
sudtirolesi in serata a Bolzano. Il premio di maggioranza viene
visto "in modo molto critico", come anche un eventuale
indebolimento del presidente della Repubblica a vantaggio del
presidente del Consiglio.
"Tuttavia, una riforma costituzionale non deve essere
valutata solo dal punto di vista attuale, ma anche a lungo
termine e, soprattutto, al di là dell'attuale governo Meloni. La
riforma promette in prima linea una riduzione delle crisi di
governo e più stabilità politica. Dal punto di vista nazionale
l'iniziativa è comprensibile; come rappresentanti di una
minoranza etnica, rimaniamo scettici", ha detto il presidente
Svp Dieter Steger. "Tuttavia, la Svp si asterrà in prima
lettura, visto che, nel corso dei negoziati sulla riforma, è
stato raggiunto il diritto costituzionale di rappresentanza
dell'Alto Adige in aula, anche se il Parlamento dovesse essere
ridotto nelle dimensioni. A lungo termine, questo rafforza la
nostra posizione a Roma, motivo per cui ci asterremo", ha
ribadito Steger. Secondo il presidente Svp, "l'esito dei
negoziati sul diritto di rappresentanza dell'Alto Adige alla
Camera non è comunque scontato". Secondo Steger, la Svp a Roma
deve sempre agire, "da caso in caso, per il bene dell'Alto
Adige".
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