"Vogliamo l'implementazione dei
Centri della famiglia, il prossimo passo immediato, anche senza
aspettare la Finanziaria, è promuovere i Centri per la famiglia
dando anche compiti specifici che non avevano, perché creati
senza lasciando la decisione alle Regioni. Vogliamo che siano di
più: ora sono tra i 500 ed i 600 concentrati in alcune regioni,
in altre non ci sono per niente, vogliamo moltiplicarli,
investire almeno 30 milioni e anche altri fondi che devono
passare dall'intesa Stato-Regioni". Così la ministra per la
Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria
Roccella, intervenendo al Festival dell'economia di Trento.
"Vogliamo dare compiti di accompagnamento alle famiglie in
difficoltà - ha aggiunto - ma anche lavorare sul parental
control, perché le app già esistono ma serve formazione perché
sono poco utilizzate, i nonni ed i genitori non hanno formazione
sufficiente per attivare queste app e saperle gestire.
Serviranno anche per fare formazione sulle droghe, ad esempio il
Fentanyl, per dare a nonni e genitori gli strumenti per capire i
segnali di allarme". L'auspicio, ha aggiunto Roccella, è che i
Centri vengano utilizzati anche per l'accompagnamento delle
donne nei primi mesi dopo la nascita del bambino".
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