In Trentino la produzione di
piccoli frutti è di circa 12.000 tonnellate all'anno. Gli ettari
coinvolti nella coltivazione di mirtillo, mora, lampone e
fragola sono circa 500, mentre il valore di produzione ammonta a
circa 50 milioni di euro. I numeri sono stati snocciolati nel
corso della Giornata tecnica dei piccoli frutti, che si è svolta
oggi presso la Fondazione Edmund Mach.
Nel 2023, il monitoraggio territoriale della Drosophila
suzukii ha evidenziato un livello elevato di sopravvivenza
invernale del moscerino a causa del rialzo delle temperature e
della presenza di nuovi ospiti, come l'arbusto Sarcocca confusa,
in una fase anticipata della stagione. Di conseguenza è stato
rilevato un aumento del 20% circa di frutti infestati rispetto
all'annata precedente. Dai controlli effettuati dalla Fem -
informa una nota - è emerso come l'impiego della rete
anti-drosophila determini una riduzione del 50% dei depositi di
prodotto ritrovati a terra al di fuori della struttura di
protezione.
Nella relazione sul parassita "antonomo della fragola" è
stato analizzato come la presenza di alcuni parassitoidi
autoctoni sia in grado di controllare questo coleottero fino ad
arrivare a percentuali di controllo biologico del 50%. Nel 2023,
accanto a specie già note, sono state identificate ulteriori
specie di autoctone di parassitoidi. Inoltre l'applicazione
direttamente in azienda degli "augmentorium", dispositivi che
favoriscono lo sviluppo e la diffusione dei parassitoidi, ha
incrementato l'azione biologica di controllo dell'antonomo.
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