/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Medico legale, "Groeber, se soccorsa prima si salvava"

Medico legale, "Groeber, se soccorsa prima si salvava"

Prosegue il processo per la morte della donna a Merano

ROMA, 20 marzo 2024, 18:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sigrid Gröber è morta per una serie di concause: le lesioni rinvenute sul corpo, le patologie pregresse, l'intossicazione alcolica acuta e le condizioni di ipotermia in cui è stata trovata. Ma, tolta l'ipotermia, se l'intervento dei soccorritori fosse stato immediato, "quasi sicuramente si sarebbe salvata". È la conclusione alla quale è arrivato Dario Raniero, il medico legale che ha eseguito l'autopsia sul corpo della donna di 39 anni morta all'alba del 19 febbraio 2023 all'ospedale di Merano, dopo essere stata massacrata di botte e abbandonata al gelo sulla scala che porta all'alloggio di servizio del compagno, Alexander Gruber, a processo in Corte d'assise per omicidio preterintenzionale.
    All'udienza di oggi, in Corte d'assise a Bolzano, il perito del tribunale ha riconosciuto che le fratture alle costole sul corpo della donna "possono essere dovute anche alle manovre di soccorso". Un assist per la difesa, affidata alle avvocate Alessandra D'Ignazio e Claudia Benedetti: se il pm Axel Bisignano decidesse di modificare il capo di imputazione nella parte in cui attribuisce le fratture "all'utilizzo di strumenti contundenti, quali pugni e calci", si riaprirebbero i termini per chiedere l'accesso al rito abbreviato e al relativo sconto di pena. Sempre oggi, in aula, il consulente della difesa, Piergiorgio Tubaro, ha sostenuto invece che ecchimosi ed escoriazioni siano dovute a una caduta accidentale della donna dalle scale. La prossima udienza è in programma il 24 aprile.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza