"Sinner ha già ampiamente dimostrato
di essere un campione vero, il suo sarà un futuro da
protagonista. Sicuramente lotterà per arrivare alla prima
posizione del ranking, non è un'utopia in questo momento. Auguro
a Sinner di ottenere questo risultato nel più breve tempo
possibile, farebbe onore al nostro movimento. Credo che non
dominerà il mondo del tennis, ma ne sarà uno dei protagonisti
principali come Alcaraz. ". Così ai microfoni di Radio Anch'io
Sport su Rai Radio 1 Tonino Zugarelli, uno dei moschettieri
della squadra del '76 che vinse la prima Coppa Davis, sulla
prodigiosa scalata di Jannik Sinner, da oggi numero 3 del mondo.
Terra rossa superficie meno gradita a Jannik? "Mi dicevano che
ero fortissimo sui campi veloci e poi alla fine ho raggiunto la
finale agli Internazionali d'Italia sulla terra rossa. Se
continua a giocare come sta facendo, Sinner può vincere su
qualunque superficie. Il suo vantaggio per la classifica è che
ha fatto punti all'inizio dell'anno".
Ora quale può essere ora l'avversario più insidioso? "Il tennis
di oggi - aggiunge Zugarelli - non è come ai nostri tempi, ogni
settimana i ragazzi sono sotto pressione con tornei continui e
importanti. Il nemico di tutti quanti è che qualcuno possa far
male, quello è l'unico problema. La cosa più bella è che, quando
finisce la partita, lancia messaggi molto importanti a cui la
gente deve fare attenzione. Jannik è molto pacato, sereno, è
talmente sereno che riesce a nascondere questi stress che poi lo
rendono grande. È importante che un ragazzo di 22 anni abbia la
capacità di diffondere questo tipo di messaggi per il movimento
del tennis".
Dove può ancora migliorare? "Vedo un ragazzo perfetto per essere
un protagonista del futuro del tennis - conclude Zugarelli - Non
vedo grandi difficoltà, tecnicamente vedo quasi una perfezione.
Ma, come dice lui, ogni giorno deve migliorarsi ed è questo che
lo rende grande. Se vogliamo cercare il pelo nell'uovo, forse
può spingersi ancora di più a rete e migliorare ancora di più la
fase offensiva, ma finora quello che ha fatto gli è bastato".
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