Nel corso del 2023 si sono
registrati dei segnali positivi di apertura da parte della
Provincia autonoma di Trento in ordine all'adempimento degli
obblighi di denuncia del danno erariale e di autotutela che la
legge impone a tutte le amministrazioni anche a quelle a Statuto
speciale come il Trentino - Alto Adige/Südtirol, con l'auspicio
che tali segnali positivi di collaborazione possano tramutarsi
in una reale presa di coscienza della funzione di difesa che la
Procura contabile svolge a tutela del corretto impiego delle
risorse da parte delle istituzioni di governo dell'Autonomia e
conseguentemente a vantaggio di tutta la popolazione Trentina".
Lo riferisce una nota della Corte dei conti nel giorno della
cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. Nella
relazione del procuratore regionale, Gianluca Albo, si
sottolinea come "pure nel clima di scarsa propensione alla
denuncia anche per ingenti ipotesi di danno erariale, la Procura
regionale ha individuato una situazione di grave diseconomicità,
derivante dalla stipula di prodotti finanziari derivati da parte
della società in house della Provincia Patrimonio del Trentino.
Poiché i contratti stipulati erano destinati ad essere sempre in
perdita per l'Ente pubblico, l'intervento della Procura
regionale ha contribuito a far promuovere da parte dell'in house
un'azione civilistica per la declaratoria di nullità di uno dei
contratti e la contestuale richiesta di restituzione, a
vantaggio delle casse provinciali di 10 milioni di euro".
Nella nota si ricorda anche l'indagine sull'affidamento dei
servizi di informatizzazione del Libro fondiario della Regione
senza la preventiva valutazione di congruità prescritta dalla
legge. L'affidamento si è protratto per numerosi anni, malgrado
i plurimi richiami avanzati dalla Sezione di controllo in sede
di parifica del rendiconto regionale.
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