In Trentino sono 2.373 le persone
che godono di un'esenzione per una patologia riferita
all'epilessia, mentre in Italia ci sono circa 500-600.000
persone con epilessia. I dati sono stati diffusi dall'Azienda
provinciale per i servizi sanitari (Apss) in occasione della
Giornata internazionale dell'epilessia, che si celebra il 12
febbraio.
Si stima che circa il 4-5% della popolazione abbia avuto
almeno una crisi epilettica nel corso della propria vita, senza
tuttavia sviluppare l'epilessia. Le cause sono diverse. In età
pediatrica la malattia è spesso di origine genetica, dovuta a
malformazioni o di origine metabolica, mentre nell'adulto e
nell'anziano sono più frequenti cause dovute a lesioni cerebrali
di varia natura. Il riconoscimento della causa della patologia
riveste un'importanza fondamentale nella definizione della
prognosi e nella scelta della cura farmacologica. Esiste poi un
30% di epilessie nelle quali non è possibile individuare alcuna
causa. La guarigione è possibile in circa il 70% dei casi.
In Trentino i pazienti con diagnosi di epilessia sono
seguiti dalla struttura semplice ospedaliera di neuropsichiatria
infantile dell'ospedale Santa Chiara di Trento e dall'Unità
operativa multizonale di neurologia. Da circa un anno
all'ospedale Santa Chiara è attivo l'Ambulatorio della
transizione, in cui il bambino diventato adulto - solitamente a
18 anni - viene preso in carico dai neurologi in continuità
assistenziale con i neuropsichiatri infantili.
Sabato 24 febbraio, dalle 9.30 alle 13, si terrà a Trento,
nella sala riunioni della Fondazione Caritro, un incontro per
professionisti coinvolti nella cura dell'epilessia. Per
l'occasione, inoltre, fino a domenica 25 febbraio la sede di
Apss si tingerà di viola, colore simbolo della Giornata
dell'epilessia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA