"È stato fatto quello che si doveva
fare". A dirlo all'ANSA, dopo l'uccisione dell'orso M90, è il
presidente della Comunità della Valle di Sole, e sindaco di
Rabbi, Lorenzo Cicolini. Insieme ad altri sindaci della zona,
poco più di una settimana fa, dopo che M90 aveva seguito una
coppia nei boschi vicino a Mezzana, Cicolini aveva inviato una
lettera al presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti
e all'assessore provinciale con delega ai grandi carnivori
Roberto Failoni. "Le iniziative fin qua intraprese, non hanno,
evidentemente, prodotto i risultati sperati finalizzati a
correggere i comportamenti di assuefazione all'uomo", si legge
nella lettera inviata. "Non vogliamo e non possiamo più
accettare tali situazioni di pericolo e di paura per i cittadini
e i frequentatori della valle. A noi Sindaci - così la lettera -
spetta fra l'altro garantire l'incolumità e la sicurezza dei
nostri cittadini e chiediamo pertanto semplicemente che il
plantigrado in questione venga allontanato in modo definitivo
dai boschi della Val di Sole e del Trentino, nei modi che la
Provincia sceglierà, ma nei tempi più stretti possibile".
Nella lettera, i sindaci della Val di Sole segnalavano anche
"la presenza di un altro nella frazione di Bolentina di Malè,
che si sta aggirando continuamente vicino alle case e che sta
terrorizzando i residenti che abitano il piccolo borgo. Anche
questo esemplare, seppur non ancora radiocollarato, deve essere
allontanato dai boschi".
Prosegue anche l'installazione di cassonetti anti-orso in
valle. "Abbiamo avuto la delega per installarli. In tantissimi
comuni ci sono già, in altri li stiamo posizionando. Possiamo
dire che, per la primavera, nei posti più sensibili è tutto a
posto", spiega Cicolini.
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