All'Ata Battisti di Trento quello
di Jannik Sinner è un volto conosciuto. Lì, nel 2019, Sinner,
allora diciassettenne, aveva vinto il Torneo internazionale
futures. "Aveva già tutte le credenziali", racconta all'ANSA il
presidente dell'Ata Battisti, Renzo Monegaglia. "Durante il
primo turno stava quasi per perdere. Ha vinto al tie-break, 7 a
5. È stato un crescendo eccezionale. Giocava bene, era
concentrato. Si vedeva che c'era del talento". Non solo nella
tecnica. "Era forte nel gioco - prosegue Monegaglia -, ma anche
nel comportamento. Conteneva le emozioni, era molto educato,
molto tranquillo". La finale del torneo aveva visto Sinner
sfidare il tedesco Jeremy Jahn. Quel giorno, ricorda il
presidente di Ata Battisti, "c'era un sacco di gente, non
sapevamo dove mettere le persone. Si capiva che avrebbe
sicuramente intrapreso una carriera importante, com'è stato. Ed
è tutto meritato, soprattutto perché è una persona semplice e
molto impegnata. Ha dato soddisfazioni a tutti gli sportivi
italiani. E continuerà a darle".
L'Ata Battisti ha dedicato un post sui social al tennista di
Sesto Pusteria. "Favoloso Jannik Sinner. Dal 18 al 25 febbraio -
si legge - ritorna sui campi in play-it del nostro Circolo il
Torneo Internazionale Italy M25 Trento, che nel 2019 ha visto
vincitore proprio Jannik!". "I giocatori in campo - spiega il
presidente dell'Ata Battisti - saranno un'ottantina. Hanno tra i
18 e i 26 anni e provengono da tutta Europa. Qualcuno viene
anche da altri continenti".
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