È stato firmato dai presidenti
Giorgio Fracalossi e Roberto Graziadei, in presenza del notaio
Alfredo Dondi, l'atto di fusione fra Cassa di Trento, Lavis,
Mezzocorona, Valle di Cembra e Alta Vallagarina e la Cassa
Rurale Novella e Alta Anaunia. Si tratta dell'atto formale che
accoglie l'esito espresso dalle due assemblee straordinarie
tenutesi a Fondo lo scorso 17 novembre e a Trento il 20
novembre, nelle quali i soci delle due Casse avevano espresso il
loro consenso al progetto con un'ampissima adesione, in termini
percentuali, superiore al 95% dei consensi. Nasce così un nuovo
soggetto nell'ambito del credito cooperativo regionale, che
prende il nome di "Banca per il Trentino-Alto Adige, Bank für
Trentino-Südtirol, credito cooperativo italiano".
La nuova realtà, prima banca di credito cooperativo a
connotazione territoriale regionale del Gruppo Cassa Centrale
Banca, esprimerà la sua presenza su un territorio che si estende
da Merano a Rovereto, passando per la valle di Non.
"L'obiettivo primario del progetto di fusione è quello di
mantenere una forte entità operativa a mutualità prevalente in
grado di contribuire allo sviluppo economico delle comunità,
consolidando il radicamento territoriale attraverso l'effettivo
coinvolgimento dei Soci nella vita della Cassa, garantendo al
territorio e al volontariato continuità di sostegno", hanno
detto Fracalossi e Graziadei.
La nuova Cassa, diretta dal direttore generale Gabriele
Delmonte, opererà a partire dal primo gennaio 2024 nelle
province di Trento e Bolzano, con 47 sportelli ed un organico
complessivo di 396 collaboratrici e collaboratori.
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