'È in via di realizzazione a Cles
una casa per persone con Disturbo dello spettro autistico, un
progetto di abitare sociale, che risponde ad una stringente
necessità delle famiglie e che nasce su iniziativa privata di
una coppia di genitori.
"L'autismo è una condizione che entra nelle famiglie con la
forza di un uragano, che tutto travolge", dichiara in una nota
Giovanni Coletti, presidente della Fondazione trentina per
l'autismo onlus e padre di due gemelle di 34 anni. "Quando sono
nate le mie figlie nulla si sapeva dell'autismo. Le prime
diagnosi sono arrivate quando le bambine avevano già 7-8 anni.
Con mia moglie ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato
ovunque. Poi i bambini crescono, anzi sono già cresciuti ed
esiste una folta schiera di adulti autistici assistiti da
genitori anziani, che invocano il 'Dopo di noi"'.
Una necessità ineludibile per centinaia di famiglie in
Trentino, che ancora non trovano risposta nelle istituzioni. I
casi sono in netta crescita: 60 nuove diagnosi in provincia nel
solo 2022. "Qualche passo avanti è stato fatto, - continua
Coletti - ma ancora le istituzioni scaricano sulle famiglie una
gestione, che a volte crea grandissimi problemi all'interno
della famiglia stessa, causando un terremoto che solo chi vive
questa situazione può capire. In particolare quello che è
comunemente chiamato "Dopo di noi", che in realtà sarebbe da
predisporre nel "durante noi", resta ancora un salto nel buio!".
"L'elevata incidenza della patologia ha creato nel tessuto
sociale una piaga di sofferenza nella quale le famiglie nuotano
per cercare, a più riprese, risposte efficaci", spiega
Annachiara Marangoni, direttrice di Casa "Sebastiano", primo
centro in Italia destinato alla riabilitazione socio sanitaria
di adolescenti e adulti con autismo.
Coletti fa appello alle istituzioni e lancia un messaggio:
"Questo periodo per tante famiglie che vivono l'autismo
significa solitudine: dedicate qualche minuto, anche una
telefonata, per farli sentire meno soli, ai vostri bambini e
bambine parlate di queste persone speciali, perché non le
escludano dai giochi e dalle attività. Ognuno può fare la
differenza e dare anche solo un piccolo segno, è importante il
sostegno di tutti!".
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