Ha attraversato il "secolo breve". Ha conosciuto l'inverno delle guerre e delle sopraffazioni autoritarie del '900 e ha preso parte alle aspettative di libertà e di autonomia per tutti. Poi, oltre trent'anni fa, è stata parte attiva nella creazione della prima casa protetta per donne d'Italia, realizzata a Bolzano, anche grazie all'allora decano, il canonico Josef Rier, che mise a disposizione un immobile della curia. Oggi Martha Flies Ebner, nata il 6 giugno del 1922, ricorda con affetto quel periodo: "È stato circa 35 anni fa. Fu un'esperienza molto bella. Meno male che adesso si parla più delle donne, è tempo che sia così", ha commentato a margine della cerimonia in cui le è stato consegnato il riconoscimento di "cittadina dell'anno" a Bolzano.
Quando Martha Ebner nacque l'Alto Adige faceva da poco parte dell'Italia e nello stesso anno ci fu l'ascesa di Mussolini e del fascismo. Gli Ebner sono 'Dableiber', cioè quelli che durante l'opzione del 1939 si rifiutano di lasciare la patria per essere trasferiti in Germania o in Austria. Sono la minoranza dei sudtirolesi con appena il 15 per cento. Ma saranno proprio loro a essere fondamentali nella formazione di un partito politico unico, la Svp appunto, che nell'immediato dopoguerra si costituisce per rappresentare gli interessi di tutta la popolazione di lingua tedesca e ladina.
Nel 1944, in piena guerra, Martha Flies sposò il giornalista, editore e politico Toni Ebner, scomparso nel 1981.
Martha e Toni Ebner hanno 5 figli, dei quali uno, Georg, muore in giovanissima età. Poi ci sono Heinrich, chiamato Huinz, medico e primario, Michl, giornalista, politico e oggi presidente e direttore del Gruppo Athesia - che opera in diversi altri settori oltre all'editoria e conta circa 1.200 collaboratori - Toni jr, giornalista e direttore del Dolomiten, e Astrid.
Oggi a 101 anni, oltre all'incarico di presidente onoraria della casa editrice Athesia, dirige il bimensile in lingua tedesca 'Die Frau' (La donna). Un incarico che porta avanti da 50 anni, probabilmente un record a livello mondiale. Inoltre guida ancora. È tenersi "sempre attiva e impegnata", commenta, il segreto della sua longevità.
In occasione della consegna del riconoscimento di "cittadina dell'anno", Gianni Lanzinger ne ha tracciato lo stile: "Lei ha vissuto da protagonista il bisogno di solidarietà della gente: dalle tante debolezze in una città apparentemente opulenta, Martha Ebner ha tratto ispirazione per la mutualità nel bisogno".
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