/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sequestrate 4 tonnellate di fertilizzanti contaminati

Sequestrate 4 tonnellate di fertilizzanti contaminati

Prodotti in Alto Adige erano destinati al mercato biologico

BOLZANO, 13 dicembre 2023, 16:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Circa 4 tonnellate di fertilizzanti contaminati destinati al mercato biologico sono stati sequestrati presso consorzi agrari del Trentino Alto Adige dai carabinieri del comando per la tutela ambientale e la sicurezza energetica di Venezia.
    Il sequestro, eseguito con la collaborazione dei comandi locali dell'Arma, è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bolzano su richiesta della procura della Repubblica che coordina l'inchiesta.
    Le indagini, condotte dal Nucleo operativo ecologico carabinieri di Trento, a seguito di verifiche effettuate presso alcuni impianti di cogenerazione dell'Alto Adige, hanno consentito di accertare che le ceneri decadenti dai processi di pirolisi/gassificazione, anziché essere smaltite come rifiuto venivano in parte utilizzate in un impianto di compostaggio di Renon e impiegate per produrre fertilizzanti per l'agricoltura biologica.
    Gli accertamenti hanno evidenziato come all'interno delle ceneri, commercializzate come "char" o "biochar", durante il processo di pirolisi del materiale ligneo (tecnicamente si tratta di una combustione incompleta di materiale organico) si concentrino dei contaminanti, alcuni dei quali solubili in acqua, dei quali la normativa europea vieta l'utilizzo in agricoltura.
    I prodotti ottenuti attraverso la miscelazione del char con rifiuti compostati verdi e letame una volta insacchettati venivano quindi distribuiti e venduti al dettaglio come "Terra Preta" attraverso consorzi agrari presenti in Trentino-Alto Adige.
    I carabinieri, oltre a notificare i provvedimenti di sequestro ai quattro indagati, che sono gli amministratori delle due aziende altoatesine coinvolte nell'inchiesta chiamati a rispondere del reato di gestione illecita di rifiuti, hanno sequestrato presso una quarantina di attività commerciali presenti in regione oltre 200 confezioni di "Terra Preta", del peso di 20 chilogrammi e costo 25,00 euro l'una.
    "Il prodotto finale del compostaggio, la 'Terra Preta', è stato analizzato in stretta collaborazione con l'Ufficio Gestione Rifiuti dell'Alto Adige e approvato per la vendita. Si tratta inoltre di un prodotto sottoposto a vari test e certificato in tutta Europa". Lo affermano le cooperative energetiche "Laaser-Eyrser Energiegenossenschaft" e "Bioenergie Termocentrale Renon" interessate dalle indagini dei carabinieri che hanno portato al sequestro di 4 tonnellate di fertilizzante considerate contaminate dagli inquirenti. Secondo l'ipotesi di accusa, l'utilizzo di carbone proveniente dalla produzione di teleriscaldamento come additivo per avviare il processo di compostaggio costituirebbe "una gestione illegale dei rifiuti". "Terra Preta, il prodotto finale del processo di compostaggio - obietta una nota di 'Bioenergie Termocentrale Renon' - era già stato certificato dal punto di vista ambientale diverse volte in passato". "In Alto Adige - prosegue la nota - la 'Terra Preta' viene prodotta con materie prime provenienti da aree circostanti, utilizzando come componenti principali sfalci verdi e potature, letame bovino, cenere di legna, biochar stabile e farina di argilla. Un componente fondamentale di questo processo è il carbone di alta qualità, la cui struttura porosa presenta una superficie di diverse centinaia di metri quadrati per grammo. Lo si può immaginare come una spugna, la quale, durante il processo di produzione, viene arricchita di sostanze nutritive e immagazzinata".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza