Quasi 2.000 Schützen hanno
partecipato ad Appiano, alle porte di Bolzano, alla tradizionale
commemorazione per il 59/o anniversario della morte di Sepp
Kerschbaumer e degli altri 'Freiheitskämpfer' (combattente per
la libertà), protagonisti dell'epoca degli attentati in Alto
Adige. Dopo la messa nella chiesa parrocchiale, il corteo di
cappelli piumati si è recato al cimitero alla tomba di
Kerschbaumer, dove i discorso è stato pronunciato da Gudrun
Kofler, la nipote di Eva Klotz. Kofler vive in Austria ed è
consigliera della Fpö nell'assemblea del Land Tirolo.
"La storia della nostra terra e del nostro popolo non è
qualcosa che possiamo tirare fuori e consultare quando ne
abbiamo bisogno, è dentro di noi. Ci commuove, ci fa arrabbiare,
ci delude, ci addolora e a volte ci lascia senza speranza", ha
detto Kofler, evidenziando comunque la "volontà ininterrotta"
dei sudtirolesi "di non arrendersi, indipendentemente delle
minacce che arrivano da Roma, ma anche da coloro che non hanno
l'attaccamento alla storia e il senso del dovere", ha concluso.
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