"La leadership attuale della Svp
agisce completamente senza piano e tradisce in questo modo tutto
ciò che è radicato nella sua storia e nei suoi statuti". Lo
afferma Thomas Widmann, portavoce della lista "Für Südtirol mit
Widmann", che contesta la decisione della dirigenza del partito
di raccolta di entrare "senza necessità in trattative di
coalizione con addirittura tre partiti italiani".
Si tratta, secondo Widmann, di una decisione
"ingiustificabile". "Viene coinvolto un partito come Fratelli
d'Italia, che governa a Roma dando anche prova di approcci
pragmatici nella sua azione di governo", si legge in una nota,
"ma - osserva Widmann - noi sudtirolesi dovremmo guardare molto
attentamente quale atteggiamento ha assunto questo partito in
determinati periodi della storia e soprattutto come si confronta
con il proprio passato".
Secondo l'ex assessore Svp, però, "c'è di peggio", perché
"invece di cercare possibili partner tra i partiti sudtirolesi
moderati, la Svp coinvolge altri politici italiani". "Lega e
Lista Civica sono decisamente meno votate di 'Für Südtirol mit
Widmann', lista che si è offerta come partito di centro per
rafforzare il campo moderato tedesco e ladino - prosegue la nota
- Invece, senza necessità, si sta portando in giunta una seconda
lista e addirittura una terza lista italiana, la Civica, di cui
nessuno può dire esattamente cosa rappresenti". "La Südtiroler
Volkspartei e la sua dirigenza devono assumersi la
responsabilità, tenere a mente i propri principi e, allo stesso
tempo prendere atto della realtà. L'Alto Adige e la sua gente
hanno bisogno di stabilità in tempi difficili e di una buona
politica concreta che si occupi dei loro problemi. A tal fine si
dovrebbe riunire tutte le forze politiche moderate sudtirolesi,
soprattutto se queste dispongono di una ricca esperienza
governativa", conclude Widmann.
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