In Alto Adige, nei prossimi mesi
non saranno rare le interruzioni di lavoro inaspettate dei
cantieri dovute alle condizioni meteorologiche invernali nelle
zone alte e nelle valli. Questo fatto è fonte di notevole
preoccupazione per molte aziende altoatesine. "L'Inps ha
recentemente respinto molte richieste d'integrazione salariale.
Ciò significa che alle aziende mancano i fondi per i dipendenti
al fine di garantire l'occupazione", informa l'associazione
degli artigiani altoatesini Lvh-Apa.
"L'Alto Adige, in quanto provincia più settentrionale
d'Italia, sta vivendo condizioni climatiche invernali
eccezionali rispetto ad altre regioni - l'imprenditore edile
Markus Bernard -. Poiché in questo periodo possono verificarsi
delle interruzioni del lavoro, è importante che queste possano
essere compensate finanziariamente. Inoltre, l'integrazione
salariale è prevista dal contratto collettivo. Ogni azienda vi
versa denaro per ogni ora lavorata. Per noi è incomprensibile il
motivo per cui l'Inps non sia più disposto a mettere a
disposizione questi fondi per l'integrazione salariale nei mesi
invernali".
In considerazione di ciò, lvh.apa si rivolge ancora una volta
all'Inps affinché intervenga immediatamente per garantire i
pagamenti di integrazione in caso di impreviste carenze di
manodopera in inverno. "Nonostante i ripetuti sforzi da parte
dell'associazione, insieme ai rappresentanti politici a livello
locale e nazionale, finora non è stato raggiunto alcun risultato
positivo. Nelle aziende c'è molto risentimento. Chiediamo che
l'Inps venga immediatamente incontro alle nostre richieste. Il
testo di legge esistente deve essere modificato con urgenza",
sottolinea il presidente di lvh.apa Martin Haller.
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