Nuovo sciopero generale in Trentino
venerdì 24 novembre. Dopo la protesta dei lavoratori e delle
lavoratrici dei settori pubblici ed essenziali saranno i
dipendenti del settore privato, dall'agricoltura alla
manifattura al terziario ad incrociare le braccia per otto ore o
l'intero turno di lavoro. Cgil e Uil danno appuntamento ai
lavoratori e alle lavoratrici in via Verdi a Trento. Da lì alle
9,30 partirà un corteo che, passando per via Rosmini, via Travai
e via Santa Croce, raggiungerà il commissariato del Governo, in
corso Tre Novembre. La manifestazione - precisa una nota - si
concluderà con l'intervento del segretario nazionale della
Uiltucs Paolo Andreani. Per agevolare la partecipazione si
stanno organizzando pullman in partenza da diverse zone del
Trentino.
Al centro della protesta l'emergenza salariale che in Italia
e in Trentino sta rendendo molto complicata la vita dei
lavoratori dipendenti e dei pensionati che da due anni subiscono
l'aumento dell'inflazione. Nell'ultimo triennio i prezzi sono
cresciuti del 15%, pesando soprattutto sui redditi fissi medio
bassi. I lavoratori hanno perso così due mensilità in un anno. A
peggiorare il quadro anche il mancato rinnovo dei contratti: in
Italia 10 milioni di dipendenti del settore privato hanno i
contratti scaduti da anni. E non basta la conferma del taglio
del cuneo fiscale perché senza il rinnovo dei contratti di quei
risparmi beneficiano le imprese e le buste paga non crescono né
cresce il potere d'acquisto reale delle famiglie.
I sindacati puntano il dito anche contro la precarietà del
lavoro, piaga che affligge soprattutto i giovani. Anche su
questo invece che andare avanti si è tornati indietro con il
ripristino dei voucher e i minori vincoli per i contratti a
termine.
E ancora le pensioni su cui Palazzo Chigi vuole fare cassa, la
riforma fiscale che penalizza i redditi più bassi, la riduzione
della spesa su sanità pubblica, scuola, non autosufficienza.
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