La Giunta comunale di Trento ha
approvato la relazione relativa allo studio di fattibilità del
progetto Nordus, confermando l'intenzione di servire l'intera
tratta nord-sud con un sistema di trasporto pubblico ad alta
frequenza e capacità. Lo scenario che si prospetta - si apprende
- prevede la conferma dell'attuale ferrovia Trento-Malè con
terminal a Trento centro (ma con i binari raddoppiati nella
tratta tra Lavis e Trento), e l'integrazione di un sistema
sviluppato sull'intera direttrice nord-sud tramite tram o Bus
Rapid Transit (Brt) su corsie preferenziali.
La prima fase dello studio ha analizzato cinque scenari
diversi con altrettante combinazioni tra i sistemi di mobilità.
Dei cinque scenari, tre rispettano le previsioni del 2012, con
il potenziamento e prolungamento della ferrovia Trento-Malé fino
a Mattarello. Tutti prevedono un sistema di collegamento
completo lungo l'asta nord-sud tramite sistemi di tipo Brt o
tram. L'analisi trasportistica ha poi evidenziato una
sostanziale equivalenza delle soluzioni analizzate, mentre
l'analisi relativa agli impatti di tipo ambientale, urbanistico
e territoriale ha evidenziato un significativo maggiore impatto
degli scenari che contemplano il Nordus.
La seconda fase dello studio si concentrerà sullo sviluppo
degli scenari che prevedono la conferma dell'attuale ferrovia
Trento Malè e l'integrazione di un sistema sviluppato
sull'intera direttrice nord-sud tramite Brt o Tram. Entrambi i
sistemi renderanno necessario impostare un sistema di parcheggi
scambiatori e nodi multimodali, per drenare il traffico
veicolare privato e trasferire l'utenza sul trasporto pubblico.
Secondo lo studio, andrà inoltre colta l'occasione
dell'interramento del tratto cittadino della ferrovia, per
aggirare il centro storico.
Lo scenario Brt, che necessita di minori interventi di
infrastrutturazione e quindi potrà essere implementato più a
breve termine, potrà essere considerato come precursore dello
scenario tram.
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