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Cospito: delegato Fiom, solidarietà all'Iveco e al manager

Cospito: delegato Fiom, solidarietà all'Iveco e al manager

I dipendenti preferiscono non parlare

BOLZANO, 17 febbraio 2023, 09:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"No comment", "preferisco di no", "siamo tranquilli", "mi dispiace, non posso parlare". Sono le frasi pronunciate questa mattina dai dipendenti Iveco, entrando nello stabilimento a Bolzano, dopo le minacce anarchiche a un manager della Defence Vehicles.
    "Una cosa è manifestare pacificamente, come è avvenuto all'inizio della guerra in Ucraina, un altro paio di maniche sono ovviamente le minacce", afferma Luca Samiolo, delegato Fiom dell'Iveco di Bolzano, che esprime "massimo appoggio e solidarietà all'azienda e al manager per quello che è successo".
    Lo scorso aprile un gruppo di anarchici aveva manifestato in modo ordinato davanti allo stabilimento bolzanino esponendo uno striscione con lo slogan "Iveco arma la guerra".
    "Tutti noi - aggiunge il sindacalista - facciamo parte di questa famiglia". "Speriamo che le indagini facciano il loro corso in tempi brevi", aggiunge. "Ovviamente la situazione non è piacevole, anche alla luce dei fatti internazionali, un po' di preoccupazione si avverte, ma i dipendenti sono comunque tranquilli", aggiunge il delegato, che attualmente si trova a Padova per il congresso della Fiom nazionale. Samiolo chiarisce che "in questi giorni si entrava e usciva dallo stabilimento normalmente", non gli risulta un invito dell'azienda di non indossare la divisa Iveco all'esterno dello stabilimento, come invece riportato da articoli di stampa.
   

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