Sono ventuno i comuni dell'Alto
Adige in cui c'è carenza di alloggi. Lo ha stabilito la giunta
provinciale che ne ha approvato l'elenco sulla base dei dati
elaborati dall'Osservatorio del Mercato immobiliare.
Di questo elenco fanno parte Bolzano, le città di Merano,
Bressanone, Laives e Vipiteno, i tre Comuni della Val Gardena,
Selva, Ortisei e Santa Cristina, i Comuni di Badia e Corvara,
nonché Marebbe,Terlano, Appiano, Ora e Caldaro, Scena, Lana,
Marlengo e Tirolo, Sesto in Val Pusteria e Varna (esclusa la
frazione di Scaleres) in Valle Isarco.
"Per ovviare alla carenza di alloggi, con le recenti
modifiche alla legge sull'Imi - sottolinea il presidente della
Provincia, Arno Kompatscher - abbiamo previsto un'aliquota più
alta per gli immobili che rimangono sfitti a lungo termine, i
terreni edificabili permanentemente inutilizzati e i cantieri
perenni così da favorire la disponibilità di alloggi per la
popolazione residente".
Nei comuni con esigenze abitative l'aliquota ordinaria sulle
abitazioni affittate, che attualmente è dello 0,76% nella
maggior parte dei comuni, sarà ridotta dello 0,1%. I singoli
comuni possono ridurre ulteriormente tale aliquota. A partire
dal 2023, nei comuni non soggetti a esigenza abitativa
l'aliquota per abitazioni affittate deve comunque essere ridotta
di almeno lo 0,2% rispetto all'aliquota ordinaria.
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