Stasera in prima assoluta "Tango
Macondo. Il venditore di metafore", spettacolo prodotto dallo
Stabile di Bolzano che inaugura la stagione 21/22. Tango
Macondo. Il venditore di metafore" è uno spettacolo scritto e
diretto da Giorgio Gallione, liberamente ispirato all'opera "Il
venditore di metafore" di Salvatore Niffoi (ed Giunti).
Intreccia la narrazione affidata a Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e
Paolo Li Volsi, la musica composta da Paolo Fresu ed eseguita
dal vivo assieme a Daniele di Bonaventura (bandoneon) e
Pierpaolo Vacca (organetto), la danza del Deos Ensemble - Opera
Studio guidata dal coreografo Giovanni Di Cicco e gli elementi
scenici di Marcello Chiarenza.
"Tango Macondo" è la storia di Matoforu, un "venditore di
metafore" sardo e del suo amore grande, Anzelina Bisocciu, la
sua cantatrice. È un viaggio in un territorio "ai confini tra il
delirio e la geografia" che parte da Mamoiada in Sardegna, il
paese in Barbagia del leggendario Carnevale e delle sue maschere
diaboliche e grottesche e arriva a incrociare Macondo, il paese
immaginario nato dall'universo onirico e mitico di Gabriel
García Márquez con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi.
Ad arricchire e a dare senso a questo sontuoso universo
narrativo è la musica, grazie alla presenza in scena di un
ensemble guidato dal talento compositivo ed empatico di Fresu.
Dall'organetto sardo al bandoneon argentino - simbolo del
continente nuovo dove approdano Matoforu e Anzelina, la
creazione musicale di Fresu e della sua tromba guiderà il
racconto, restituendogli tutta la ricchezza evocativa, facendo
fermentare passioni e follia, radiografate in tutta la loro
strabocchevole umanità e ricchezza.
Alle recite bolzanine seguiranno quelle a Milano (Teatro
Carcano, 2- 7 novembre) ; Monfalcone (Teatro Comunale, 9 e 10
novembre); Rovereto (Teatro Zandonai, 4 dicembre) ; Roma,
(Teatro Quirino 7-12 dicembre).
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