"Lo screening di massa è stato la
salvezza del sistema sanitario altoatesino, individuando 3.615
asintomatici abbiamo evitato migliaia di altri contagi". Lo ha
detto il direttore generale dell'Azienda sanitaria dell'Alto
Adige, Florian Zerzer, presentando un bilancio a tre settimane
dai test a tappeto. La Provincia di Bolzano spera ora di passare
a breve a zona gialla. Per poter aprire le scuole superiori si
ipotizzano ogni settimana 300 test a campione negli istituti.
Senza screening, dopo 8-10 giorni, il sistema sanitario
altoatesino avrebbe raggiunto il suo limite. "Aver evitato
questo è il più grande regalo di Natale", ha commentato Zerzer.
L'assessore alla sanità, Thomas Widmann, ha parlato di una
"pietra miliare", i test hanno dato una "fotografia reale" della
situazione epidemiologica. In queste tre settimane i ricoveri
sono scesi del 20%, quelli in terapia intensiva del 24% e i
numeri di persone in quarantena del 29%, ha detto il direttore
sanitario Pierpaolo Bertoli. "La combinazione di lockdown e test
di massa ha funzionato", ha aggiunto.
Secondo biostatistico Markus Falk, la curva dopo la discesa
ora si stabilirà a causa della riapertura di negozi e
ristoranti. Secondo la direttrice del laboratorio di
microbiologia Elisabetta Pagani, i test pcr su 1.500
altoatesini, risultati positivi con il tampone rapido, hanno
confermato "il buon ausilio che i test antigenici rappresentano
su pazienti con cariche virali elevate".
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